UN MAXI SERBATOIO SOTTERRANEO PER VINCERE LA GRANDE SETE DELL’ISOLA D’ELBA
Per la risoluzione dei problemi idropotabili dell’Isola d’Elba si prevede la costruzione di un serbatoio totalmente sotterraneo della capacità di 2 000 000 mc atti ad immagazzinare d’inverno i volumi d’acqua necessari per far fronte alle punte di consumo estive
PROGETTO DEL PRIMO LOTTO ANTI DISSALATORE DELL’ACQUEDOTTO DELL’ISOLA D’ELBA
Il progetto prevede la costruzione di alcune opere di importo corrispondente a quello di costruzione del dissalatore di Mola. Vengono messi in luce i notevoli vantaggi ottenibili e che vanno dalla risoluzione degli attuali problemi acquedottistici, alla disponibilità di grandi volumi di preziosissimo materiale sabbioso atto a consentire il ripristino delle spiagge danneggiate dalle mareggiate. alla regolarizzazione del funzionamento delle reti di distribuzione con notevole diminuzione delle perdite occulte
DEL PROBLEMA IDRICO DELL’ISOLA D’ELBA HANNO SCRITTO
Di tutte le menzioni fatte sulla stampa e sui blog locali in relazione al progetto di massima del grande serbatoio per l’Isola d’Elba, menzioni elencate nell’articolo, si fa notare il n. 75 della rivista “Gallerie e grandi opere sotterranee ” nel quale è riportato integralmente il progetto di massima del serbatoio da 2 000 000 mc di imvaso
A PROPOSITO DI GALLERIE
Durante la costruzione delle due gallerie autostradali scavate sotto il Gran Sasso d’Italia si sono intercettate acque che sono state convogliate ed immesse nei due principali acquedotti delle Province di Teramo e L’Aquila destinandole a coprire al fabbisogno idrico di circa 800 mila abitanti
UN SERBATOIO PARTICOLARE PER VENEZIA, CITTÀ’ PARTICOLARE PER ECCELLENZA
In un appalto concorso esperito per la costruzione dei un grande serbatoio per la città di Venezia Insulare si era progettato di maggiorare il diametro delle due condotte sublagunari di adduzione destinate a collegare la terraferma con la città lagunare allo scopo di raggiungere il secondo obbiettivo e cioiè trasformarle nel richiesto serbatoio di accumulo. Nonostante l’appalto concorso fosse stato giudicato vincente la costruzione non venne eseguita avendo il Comune di Venezia cambiato la sostanza dell’appalto.
LA RISOLUZIONE DELLE EMERGENZE IDROPOTABILI MEDIANTE SERBATOI SOTTERRANEI DI INTEGRAZIONE DEI BACINI ARTIFICIALI
L’accumulo di grandi volumi d’acqua a scopo potabile ed irriguo un tempo veniva realizzato mediante i dighe di ritenuta con formazione di grandi laghi artificiali. A seguito delle grandi difficoltà intervenute ai nostri giorni tali opere sono raramente fattibili ed in loro sostituzione non resta che ricorrere a bacini sotterranei le cui caratteristiche formano l’oggetto di questo articolo
LO SBARRAMENTO MOBILE DI FOCE
Un’opera singolare che può dare un notevole congtributo alla risoluzione di diversificati problemi idrici. Si tratta di uno sbarramento apribile e che forma, alla foce dei grandi fiumi, un grande invaso che può sopperire alle gravi carenze estive dovute da una parte alla scarsità d’acqua delle siccità estive e dall’altra alla impossibilità di prelevare l’acqua dei grandi fiumi a causa della risalita del cuneo salino proveniente dal mare che la rende inutilizzabile. La struttura consente anche di realizzare il riciclo delle acque reflue delle fognature di tutti i centri abitati posti nel nel bacino imbrero della foce in argomento.
ACQUEDOTTI CON ELEVATE CAPACITA’ DI COMPENSAZIONE DELLE PORTATE E DI ACCUMULO ENERGETICO
L’accumulo dei cascami di energia prodotta con i moderni sistemi e che sfruttano la forza del vento ed il calore del sole oppure quella delle grandi centrali termoelettriche che continuano a produrre energia elettrica anche quando calano le richieste dell’utenza, è difficilmente accumulabile. Un notevole comtributo potrebbe essere dato da acquedotti forniti di grandi serbatoi di accumulo con affiancato un serbatoio idropneumatico secondo le modalità indicate nell’articolo
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